Romagna Selvatica ieri e oggi

Lunedì 26 maggio alle 20:30 nella sala archivio del nostro consorzio, in via Manfredi 32, a Lugo, presenteremo un libro pubblicato da poco e già diventato opera ricercatissima, alla presenza di uno degli autori, che sono Eraldo Baldini scrittore, e un biologo, zoologo ed esperto di scienze ambientali, Massimiliano Costa, oggi Direttore del Parco del Delta del Po.
“Fino alla seconda metà del Settecento, nelle selve collinari e montane della Romagna viveva l’orso. Le zone umide, fino a due secoli prima, ospitavano il pellicano, e in epoca tardo-medievale era ancora presente il castoro. La lontra è scomparsa solo da una cinquantina di anni.
Il lupo, che pareva estinto, ha invece trovato modo di “resistere” e, oggi, di rioccupare una buona parte del territorio romagnolo, così come ha fatto l’istrice, mentre in alcune aree si sono rinsaldate le popolazioni di cervo nobile, martora, gatto selvatico, e, grazie anche ad accorgimenti voluti dall’uomo, vivono qui oggi alcune colonie di cicogne.
Riguardo all’avifauna, ciò che maggiormente spicca in Romagna è non solo il moltiplicarsi della quantità degli esemplari, ma anche la comparsa stabile di molte nuove specie divenute in breve abbondanti: dall’iconico fenicottero al cormorano, dall’ibis sacro all’airone guardabuoi, dal cigno reale alla tortora dal collare, al picchio nero, ecc.; diverse specie di rapaci ed acquatici sono da considerare “nuovi arrivi” o hanno comunque trasformato la loro presenza da sporadica e occasionale in stabile e significativa.
Allo stesso tempo sono comparsi animali come l’abbondante nutria, lo sciacallo dorato, in qualche zona persino il visone, il procione, in altre (in abbondanza) il daino, mentre si è moltiplicatala popolazione di cinghiali.
In mare sembrano trovare nuova salute i delfini e altre specie, come le tartarughe (la “Caretta caretta” ha qui iniziato a nidificare e deporre le uova), al largo alcuni punti sono fra i più importanti per la riproduzione di alcune specie di squali; oggi come ieri si segnala saltuariamente il gigantesco pesce luna e non mancano di fare sporadiche comparse alcuni grandi cetacei, mentre si moltiplica a dismisura l’invasivo granchio blu, così come nelle acque interne fa il gambero rosso della Louisiana.
Una situazione in costante evoluzione di cui studiare sia il passato, sia il presente, sia le prospettive future: questo il compito che si sono assunti il ricercatore di storia e storia naturale, Eraldo Baldini, e il biologo, zoologo ed esperto di scienze ambientali, Massimiliano Costa.

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